La Virtus siamo noi… Abbiamo pensato che per raccontare la nostra storia avremmo potuto ricostruire un organico percorso , fatto di date e di avvenimenti, ma ci è sembrato forse più interessante riproporre articoli estratti dalle pubblicazioni con le quali abbiamo segnato il passare degli anni e festeggiato le ricorrenze: quindicennale, ventennale e quarantennale. La società si è trasformata e chi leggerà quegli articoli forse li troverà molto retorici , ma i valori che hanno caratterizzato la Virtus sono rimasti gli stessi , anche se la nostra struttura ha “cambiato pelle” , il “ Campino del Prete “ si è trasformato in moderno impianto ed oggi si trova affiancato da un’avventuristica struttura il ” Pala Icet “ che ospiterà le sedi della Casa Madre e delle società della Polisportiva Virtus. A livello economico siamo passati dai bilanci ,come quello dell’anno sportivo 1979 – 1980 in cui compaiono voci in entrata inspiegabili per i più : contributi da aziende ( non sponsorizzazioni) ed incassi del ” banchino della Virtus” che vendeva panini alle feste di S.Lucchese e di Romituzzo, ad altre cifre di spesa . Lo sport era praticato , anche quello della pallavolo, all’aperto , gli spogliatoi erano locali di fortuna freddi e inospitali, le mute di maglie andavano conservate con cura e passate un’altra squadra ; oggi i nostri atleti possiedono bei kit di abbigliamento tecnico e questo li rende fieri di indossare la loro tenuta , anche in momenti diversi da quelli della pratica sportiva. Anche loro ,forse, sono animati dallo spirito di appartenenza e di condivisione che ha caratterizzato da 47 anni la Virtus e che continua ad animare il gruppo dei dirigenti , dei diversi settori ,che in buona parte è composto da ex atleti, da persone che da sempre sono vicine alla Virtus e da figure storiche ,ma ancora attive ,come Petri e Bencini .La Virtus è oggi una serie di società ( Calcio, Pallavolo, Orienteering e la Casa Madre” che hanno la voglia di progredire ancora , non dimentiche di quel patrimonio di esperienze sportive che le ha caratterizzate , dagli atleti arrivati ai campionati di Serie A ai giocatori , talvolta , malmessi che si gettavano nella mischia ( polverosa ) del “ campino “ durante il Torneo dei Rioni.