SETTORE CALCIO In occasione del ventennale della fondazione della Società ci è stato chiesto di fare un bilancio dell'attività secondaria (solo perche venuta in un secondo momento a incrementare Ie branche della Società, ma grande "inter pares") che certamente non sarà né facile né completo. Sulla scia infatti del gruppo di pallavolo e sulla spinta dell'entusiasmo del compianto Mons. Smorti e di "Giangio" ci si decise ad andare dal Vescovo e farsi dare in gestione un piccolo campo alla periferia di Poggibonsi, in mezzo a costruende fabbriche e vicino al cimitero, forse per non dare nell'occhio. I primi spogliatoi furono un capannino di lamiera donato gentilmente dalla ditta Lanfredini ed una piccola doccia all'aperto per lavarsi perlomeno i piedi e la faccia dopo una serie di "scatti" e di svirgolate ben tirate. Nel 1966 I'entusiasmo del Bencini e dell'allenatore Vannoni ci portò al salto di categoria e ci si iscrisse al primo campionato di 3° categoria ed i vari Landozzi, Nannoni, Vezzosi, Biotti, che ora ritroviamo tra i dii, furono l'ossatura per alcuni anni della squadra maggiore. I risultati, beh! quelli furono certamente al di sotto dell'entusiasmo, ma fu estremamente importante riuscire a coagulare attorno a quel nucleo iniziale un gruppo di persone che dopo la disastrosa alluvione del novembre portò a risorgere con tanto entusiasmo fino ai risultati di attrezzature che oggi sono di fronte a tutti. Servì soprattutto a portare alla Virtus ed al campo, che piano piano cominciava ad acquistare una certa importanza anche dal punta di vista strutturale, i vari Manetti, Puccioni, Ghiribelli, Marini, Giovannetti ecc. che sono riusciti nel tempo a dare alla Virtus, con tanti sforzi, sacrifici e facce (per bussare a tante porte) un'attrezzatura che crediamo sia veramente in grado di attirare nella zona Ie persone e i ragazzi che vogliono passare in pace dei momenti di sport e non solo di sport, in un ambiente che ci riserviamo di migliorare sempre più Per quanta riguarda i successi sportivi, basta venire in sede per vedere quanti e di quale sostanza essi siano, grazie soprattutto alla costanza di un "ragazzo" (lo definiamo cosi perche per fare tanti anni quello che ha fatto al campino bisogna essere tanto giovani) come Doriano Spini che ha saputo dare tutto se stesso alla causa riuscendo. peraltro a tirare, ora che I'età gli ha fatto rallentare un poco I'attività, dietro di se i vari Rosti, Arconti, Palazzolo, al fine di dare una continuità ad una azione che da soli Ghiribelli, Bartalesi , Cermeli, se ci sarà incremento come pensiamo, non potranno sopportare per molto ancora. . Per questa pensiamo che sulla scia dei successi che i vari Bucciarelli, Spinoccia, Cambi, Giuntini, Mucciarelli, tanto per citare i più famosi, tutti usciti dalla scuola del campino, crediamo che i dirigenti tutti sotto la spinta del giovane presidente Massetani, sapranno compiere ancora per molto tempo gli sforzi necessari a fare più grande la Società e più bello il complesso sportivo, nella memoria di Mons. E. Smorti nel cui nome oggi si scopre una targa ricordo per tutto quello che ha fatto per i ragazzi e la cittadinanza tutta. Giornalino del ventennale 1961 - 1981 In occasione della stampa del giornalimo per il Ventennale fu deciso di riproporre un articolo di Fabio Dei, stampato nel 1974 , nella pubblicazione interna " Proposta " che ben rappresentava lo spirito della Virtus La virtus é....... Il mondo é pieno di gente, che si crede sportiva. C'e chi crede di esserlo perché ogni domenica va alla partita, chi perché che tutti i giorni legge la Gazzetta dello Sport. Ad altri basta far tifo per una squadra, chi per la vita e miracoli del campione del mondo Felice Gimondi sapere qual é il piatto preferito da Gigi Riva, o I'età della madre di Novella Calligaris. In realtà, nessuna di queste persone é uno sportivo. Perché lo sport, il vero sport, non é il campionismo, non é la dura lotta e selezione per arrivare a vincere, soprattutto non è e non deve essere un semplice spettacolo o una fonte per i feroci e isterici tifosi che troppo spesso si comporta in modo irragionevole e irrispettoso.Lo sport, invece, é divertimento é gioia di vivere, di muoversi, é sentirsi liberi, è qualcosa da fare ,non da osservare passivamente . Ma di questo, purtroppo non molti se ne rendono conto , meno ancora lo capiscono .. Un esempio concreto di questo concetto sbagliato di sport può essere attivo proprio dalla nostra città. A Poggibonsi, per decine di anni, l'unica organizzazione sportiva è stata I'U. S. Poggibonsi: una Società professionistica il cui unico scopo é stato quello di tenere più in alto possibile il nome delIa locale squadra di calcio. E quindi, i poggibonsesi per essere « sportivi », dovevano accontentarsi di andare allo stadio ogni 15 giorni a gridare «Forza Poggibonsi»; e quel grido restava l'unico sfogo che essi potevano chiedere allo sport, quando questo sport doveva servire proprio come esplosione di libertà di iniziativa, come manifestazione dell'ego dopo giorni di «forzato inquadramento nella società ». La cosa, poi, diveniva ancora peggiore per i giovani, che hanno bisogno più degli altri di fare dello sport. L'unica possibilità che essi avevano era quella di entrare «vivaio delIa società (cosa già difficile di per se stessa) » e lì dovevano superare una selezione ancora più dura per non essere «buttati fuori ». Nella situazione sportiva di Poggibonsi comunque, un notevole passo avanti è stato fatto con la nascita dell'Unione Sportiva Virtus . Essa è partita come società puramente dilettantistica , e affiliata al Centro Sportivo italiano, uno dei maggiori enti per la propaganda a carattere nazionale dello sport come servizio sociale. Il suo principale merito (oltre a quello di aver diffuso la pallavolo prima pressoché sconosciuta) è stato quello di essersi prefissa come scopo quello di avvicinare allo sport (a quello vero) il maggior numero possibile di ragazzi , di offrire loro un'attrezzatura e un 'assistenza adeguate e di permetter loro un'attività agonistica Insomma una società che ha proposto ad una città di ventimila abitanti un modo nuovo di intendere lo sport, un modo più giusto e più ricco di soddisfazioni per i giovani che lo praticano. Uno sport aperto a tutti, dove il campione grande e grosso è uguale al bambino assolutamente «negato» ,ma che ha ugualmente voglia di giocare. Un servizio sociale , quindi. E' inoltre un'esperienza un insegnamento, un aiuto per la maturazione psichica del ragazzo: l'esperienza di una vita comunitaria, che si riflette nella vita della squadra e dell’intera società dove il ragazzo è parte integrante, a cui sono affidate responsabilità, e dove l'insieme ha bisogno del suo apporto e della sua collaborazione; l'insegnamento a rispettare gli altri, a considerare se stesso né più né meno, ma uguale a loro con gli stessi diritti e con gli stessi doveri. Un aiuto importante, molto, per la maturazione mentale del giovane poiché essa si raggiunge proprio attraverso esperienze pratiche di vita sociale e insegnamenti tratti da queste esperienze, e che valgono quanto e anche più di quelle che si apprendano a scuola, Insomma, tutto si potrebbe sintetizzare in questa frase, definizione dello sport data dal CSI: «…momento di educazione e di maturazione sociale, ispirato ad una visione cristiana della realtà » Oggi, a quasi 13 anni di distanza dalla sua fondazione, la Virtus può dire di avere raggiunto il suo scopo, e lo dimostrano i 200 e passa ragazzi iscritti al calcio e alla pallavolo. Ciò nonostante il numero degli atleti aumenta sempre più, e questo lascia ben sperare per il futuro. Fabio Dei, al momento della scrittura dell'articolo diciottenne, è oggi Professore associato del Dipartimento di Storia della Facoltà di Lettere e FiIosofia dell'Università di Pisa SETTORE PALLAVOLO 1981 E’pienamente merito della Virtus se lo sport della pallavolo è stato portato tra i cittadini e gli sportivi di Poggibonsi. In questi venti anni la società é cresciuta quantitativamente, ma anche qualitativamente, arriva disputare il Campionato Nazionale di Serie C nella stagione 1978-79, e quest'anno, al momento di scrivere queste righe ancora non sappiamo, se la Virtus é riuscita nell'impresa di tornare ancora in C o C1, cosi come si chiama adesso un Campionato a carattere nazionale. Molto tempo e passato dal 1961, anno in cui la Virtus per la prima volta scendeva in campo e in una manifestazione denominata "Olimpiadi Vitt", un torneo a carattere locale organizzato dal C.S.I. Grazie alla passione di alcuni pionieri, tra cui dobbiamo ricordare il prof. Bencini, e Fontani e Martinucadesso due degli attuali tecnici, fu formato un primo nucleo di giocatori, che dal 1964 iniziarono poi a giocare allo Stadio Comunale, in un campo sede poi di tante battaglie. Sono gli anni dei vari Venienti, Galgani, Cecchi, Mecacci, Lisi, Bruni, Lenzerini, Profeti, Fagioli, oltre ai citati Bencini, Martinucci, Fontani. Dopo i primi anni di contatto con questa sport che intanto avvicinava sempre di più gli appassionati, e nel 1968 la promozione in serie D, primo vero grande traguardo della squadra di Poggibonsi. Dopo due anni la retrocessione, ma anche I'emergere di nuovi giovani: Forconi, Burresi, che hanno disputato anche I'ultimo campionato 1980-81, e poi Canocchi, Ancilli, Benvenuti, Consani, Montagnani, Fanelli, Giannozzi, Vanni e gli altri. Questa squadra tra gli altri successi riesce ad ottenere il 2° posto ai Campionati Regionali Juniores CSI neI1972. Anche la squadra Allievi in quell‘anno ottiene il 2° posto regionale CSI. Saranno proprio questi ragazzi che sostituiranno gli "anziani" e nel Campionato 1973-74, con una squadra giovanissima guidata dall'ottimo Fontani, otterranno il 3° posto nel Campionato di 1 ° Divisione Maschile. Dopo vari anni di 1 ° Divisione, nel 1978 la promozione nel Campionato di serie C. Intanto in questi anni nuovi giovani si affacciano alla ribalta e vincono nel 1975 il Campionato Regionale CSI. Sono i vari Tordini ,Pasquinucci, Stella, Grilli, Venturini, Chiavistelli, Pampaloni e altri. Oltre al titolo regionale degno di nota il 4° posto al raggruppamento nazionale di Lucca. Uno di loro, il giovane Ninci, oltre a Franco Ancilli, passa al Cus Siena, squadra che a quei tempi miliin serie A. E un grosse riconoscimento per il vivaio della Virtus. Si diceva dell'anno 1977-78, è l'anno magico della promozione in serie C. Sotto la guida di Fontani si crea una amalgama tra tutti i giocatori, che tra di loro manifestano uno spirito di amicizia veramente notevole.Quando c'e l'impegno e la serenità dell 'ambiente non c'e avversario che tenga e la promozione è ottenuta. L'anno successivo, e siamo già al 1978-79, non va tutto per il meglio. La squadra è inserita nel fortissinìmo girone Tosco-Romagnolo e anche per una serie di infortuni ed assenze tra cui quelle determinanti di Ancilli e Forconi, non riesce a restare in serie C. Assorbito il colpo, I'anno seguente la squadra viene affidata a una coppia di allenatori: Martinucci, allenatore anche della squadra femminile e Lucii. E’ il 3° posto e il diritto a disputare il Campionato di serie C2. A questa punto siamo ai giorni nostri, e quest'anno, come si saprà, la Virtus ha conquistato con 14 vittorie e 4 sconfitte il 2° posto in classifica e il diritto a disputare il Campionato di serie C1 nazionale, anche se la Federazione deve ancora decidere la sorte di una partita dell' irriducibile avversaria dei nostri, I'Ediltevere Sansepolcro, ecco perchè ancora I 'annuncio della promozione non è al momento ufficiale. Come è facile comprendere questi risultati sono stati ottenuti con grande sacrificio, in primo luogo degli atleti,ma anche dello staff tecnico dirigenziale. E necessario rimboccarsi Ie maniche e continuare a credere ancora in quei valori umani e sociali che hanno condotto molte persone, atleti e dirigenti, a impegnarsi in questa sport, a credere nel suo valore educativo e a credere nella pratica dello sport pill in generale, solo questo, e non altro ha animato la Virtus in questi anni. Tuttavia l0 sport è andato avanti e sempre maggiori esigenze si presentano ad una società che vuole vegiocare alia pari con squadre molto pill blasonate ed esperte di lei. In primo luogo e necessario miil lato organizzativo, oltre che tecnico, ed assicurarsi una adeguata copertura finanziaria, per far si che il campionato 1981-82 non sia un'avventura, ma una base di lancio per sempre maggiori traguardi in questo sport….. Fare un bilancio non è facile, bisognerebbe scendere nei dettagli. Certamente si può giudicare I'anno sportivo concluso nel complesso positivo, vista la quasi certa promozione. Una cosa pero è certa, cioè la squadra poteva anche rendere di più per lo meno vedendo il materiale umano a disposizione. Ora già qualcuno dei più esperti parla di cessare I'attività; sarà consegnato ai giovani quindi l'impegno di far progredire ancora questa squadra, per il bene della pallavolo poggibonsese. Allenatori: Martinucci Martino e Lucii Claudio Direttore Sportivo: Scopolini Enio Segretario: Fontani Federico Accompagnatore: Sartoni Claudio Alzatori e Universali Alzatori: Forconi Paolo (1953), Venturini Mauro (1959), Tordini Maurizio (1959), Mulinari Massimo (1957), Ciulli Luca (1963). Centrali: Chiti Gianluca (1960), Cosimi Alessandro (1955), Pasquinucci Luigi (1959), Marchetti Fabio (1956). Schiacciatori: Burresi Mauro (1954), Gori Renato (1956), Magni Marco (1962), Berrettini Sergio (1957).